Fisac Cosenza: Comunicato stampa sul Credito Emiliano
Mercoledì 30 Marzo 2005
Gabellieri, è questo il termine più appropriato per definire l'atteggiamento palesato dai vertici aziendali del Credito Emiliano qualche giorno addietro nei confronti dei suoi dipendenti, COLPEVOLI, di aver deciso di partecipare all'assemblea indetta dalla nostra organizzazione per la discussione e la votazione dell'ipotesi d'accordo firmata in ABI. Un appuntamento, quello del 18 marzo con i lavoratori del Credito Emiliano, che rientrava in un programma d'assemblee che ha portato la Fisac e le altre organizzazioni sindacali che compongono il primo tavolo, a confrontarsi con migliaia di lavoratori in tutti gli istituti di Credito della provincia di Cosenza, per sottoporre loro l'intesa sul contratto nazionale, firmata il 12 febbraio con l'associazione bancaria. Abbiamo ritenuto opportuno ,a poche ore dall'inizio dell'assemblea , prevista nei locali di via dei MILLE in Cosenza, comunicare alla direzione generale del Credito Emiliano, l'annullamento della stessa, sottolineando che non c'erano le condizioni affinchè avesse luogo, a causa delle sistematiche pressioni messe in atto dai vertici aziendali nei confronti dei lavoratori interessati, tese a vanificare la partecipazione degli stessi e a non consentire quindi, la democratica discussione su un tema di forte interesse come il rinnovo del contratto nazionale. Un episodio , quello appena descritto, che ha visto protagonista un'azienda non nuova a queste performans , infatti, le assemblee di Crotone e Reggio Calabria, indette qualche giorno prima da quella cosentina, hanno avuto scarsa partecipazione , ciò a dimostrazione ,di un'azione scientificamente pensata e pianificata su tutto il territorio calabrese, che dimostra da parte di questo istituto di Credito, innanzitutto una sorta di allergia nei confronti delle organizzazioni sindacali e cosa ancora più grave, un rispetto per i suoi dipendenti che è pari allo ZERO, visto che i vertici aziendali con queste alchimie di basso livello , non fanno altro, che tentare di umiliare l'intelligenza e la dignità di tanti lavoratori. Come Fisac , continueremo a difendere i diritti dei lavoratori del Credito Emiliano e non ci piegheremo ai ricatti aziendali, che mirano a rendere impossibile qualsiasi attività sindacale all'interno di questa banca. Ci rendiamo conto, che come già dimostrato da altri episodi, vedi trattativa sul CIA, che anche le segreterie nazionali, hanno avuto serie difficoltà ad intavolare un dialogo costruttivo con il Credito Emiliano, nonostante ciò, siamo sicuri che la volontà dei lavoratori di essere parte attiva e quella delle organizzazioni sindacali, di essere controparte costruttiva e garante della democrazia sindacale, sapranno costruire quegli spazi di confronto necessari ,affinchè si riaffermi, la volontà dei lavoratori ,di difendere i propri diritti e di essere parte attiva all'interno di questa azienda.
Cosenza 29 marzo 2005
Il Segretario Generale Provinciale
PIETRO ROSSI
Il Segretario Generale Regionale
ANTONIO BARBERIO