Nessuno avrebbe mai immaginato di dover festeggiare il 75° anniversario dalla Liberazione con il pensiero rivolto ad un’altra liberazione, quella epidemiologica, dal Covid19.
Proprio nelle ore della vigilia di una Festa così importante per il paese e la sua democrazia, il nostro pensiero si rivolge ai tanti anziani, protagonisti di quell’evento che segnò positivamente la storia della nostra Repubblica, con un grande rammarico, quello che una parte di quella generazione è stata portata via dalla terribile pandemia in corso.
Una generazione che aveva vinto contro l’oppressione, contribuito a ricostruire il paese e che, purtroppo, nulla ha potuto contro il virus, tradita dalla inadeguatezza a prevenire e curare.
Oggi più che mai sentiamo la necessità di esprimere, anche a nome delle persone che sono scomparse, l’esercizio del ruolo di Partigiani sociali, sentinelle del buon andamento delle istituzioni, pronti a continuare la lotta per la nuova liberazione contro gli oppressori vecchi e nuovi che hanno tradito il ruolo che era stato consegnato all’indomani della liberazione, fondato su fratellanza, uguaglianza e solidarietà.
La nostra società doveva risultare impegnata sui valori della resistenza, traghettati nella nostra carta costituzionale, con lo sguardo rivolto all’unità del paese, all’universalità dei diritti e alla loro esigibilità, a partire da quello irrinunciabile della salute.
Quindi per noi sarà una festa che servirà a utilizzare in maniera produttiva il ruolo della memoria e a continuare a rivendicare valori e diritti, perché non siamo affatto rassegnati dal fatto che quest’ultimi siano stati piegati a logiche di interesse e che così potrebbero produrre un aggravamento delle povertà e delle disuguaglianze sociali.
Tutto ciò sarebbe un pegno troppo grande per noi e per chi ha lottato per la libertà del paese, immaginando una società moderna, libera da autoritarismi e proiettata verso il futuro con l’affermazione e la garanzia di un’economia rispettosa, in tutte le latitudini del paese, dei diritti al lavoro, dei servizi pubblici essenziali, del rispetto dell’ambiente e con la piena valorizzazione del territorio e delle ricchezze storico-artistiche del paese.
ORA E SEMPRE RESISTENZA.
Catanzaro 24 Aprile 2020 Segreteria Cgil Calabria