CONFEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL LAVORO - CALABRIA
Cambiare la Legge di Stabilità 2014 Dagli sprechi e dalle rendite più risorse ai lavoratori e ai pensionati

Martedì 12 Novembre 2013
Cgil Calabria
SUNIA, SICET ed UNIAT partecipano allo sciopero indetto da CGIL, CISL, UIL per abbassare gli affitti, fermare gli sfratti, cancellare la tassa iniqua sugli inquilini, aumentare le risorse per il Fondo affitti e per il Fondo per le morosità incolpevoli. Il Governo ha annunciato per le prossime settimane un provvedimento che dovrebbe affrontare l'emergenza abitativa, ma intanto nel disegno di Legge di stabilità non sono previste le misure economiche necessarie per affrontare il disagio abitativo, anzi ci sono previsioni che aggravano il costo dell'abitare per gli inquilini e per gli assegnatari. SUNIA, SICET ed UNIAT rivendicano una legge di stabilità che preveda: 1) La possibilità di detrarre l'affitto pagato dal reddito degli inquilini. Una misura prevista per chi paga un mutuo per la prima casa, ma mai estesa a coloro che pagano un affitto. Una norma di questo genere, oltre ad eliminare una evidente iniquità, avrebbe altri due importanti effetti: alleggerire in maniera indiretta il costo dell'affitto e contrastare l'evasione fiscale nel settore che sottrae almeno un miliardo e mezzo all'anno da destinare al lavoro ed alle politiche abitative. 2) L'eliminazione della cedolare secca per i canoni liberi e mantenerla solo per i contratti concordati abbassando l'attuale aliquota. Una misura che ne incentiverebbe l'uso portando ad una riduzione complessiva degli affitti. La cedolare secca è fallita: non ha prodotto nè abbassamento dei canoni, nè emersione dal nero, ma solo una perdita per lo Stato di circa 2 miliardi annui di mancate entrate Irpef finiti nelle tasche dei proprietari più ricchi. 3) L'eliminazione della TASI per gli inquilini A parte l'assurdità di caricare una tassa patrimoniale sul conduttore, la somma di questa nuova imposta e dell'aumento di quella sui rifiuti comporterebbe un nuovo pesante aumento del costo dell'abitare in un momento in cui gli sfratti per morosità incolpevole hanno superato il limite di guardia e lo stesso Governo, anche se con misure ancora insufficienti, lo ha riconosciuto con l'istituzione del fondo per le morosità. 4) L'aumento delle risorse per i Fondi di sostegno all'affitto ed alla morosità incolpevole. Dopo tre anni di assenza di risorse, i 100 milioni di euro per il sostegno all'affitto e i 40 milioni di euro per la morosità incolpevole, previsti dalla legge di conversione del decreto legge sull'IMU per i prossimi due anni, sono comunque insufficienti rispetto alle dimensioni della domanda. Per una risposta efficace servono almeno altri 300 milioni. 5) L'eliminazione dell'IMU sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica Il pagamento dell'IMU per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica è inaccettabile perchè toglie risorse agli enti gestori per la manutenzione e le nuove costruzioni. E' dalla presenza nella Legge di stabilità di queste misure che si verificherà se l'emergenza abitativa è veramente una priorità del Governo e da qui partire per delineare una vera politica abitativa che contenga misure strutturali per affrontare alla radice il disagio, dalla riforma del regime delle locazioni al finanziamento di un piano poliennale per aumentare l'offerta di alloggi a canone sostenibile.
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