CONFEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL LAVORO - CALABRIA
CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE: LA FAI CISL E LA FLAI CGIL NON CI STANNO

Venerdì 08 Marzo 2013
Cgil Calabria
Le Segreterie della FAI CISL e della FLAI CGIL intervengono in merito alla situazione dei due lavoratori Veraldi Pietro e Russo Antonio, dipendenti del Consorzio Agrario Provinciale di Catanzaro che venivano, nel 2008, licenziati per giustificato motivo aziendale. L'urgente necessità di ricorrere al licenziamento venne giustificata allora dalla mutata situazione giuridica ed economica dell'ente, che si trovava in stato di liquidazione. In particolare, ad uno dei due lavoratori, suddetto licenziamento gli veniva comunicato mentre era ricoverato presso l'azienda ospedaliera di Catanzaro a causa di una cardiopatia ischemica. Inoltre nonostante allora fossero le condizioni per ricorrere agli ammortizzatori sociali non lo si è fatto. Entrambi i lavoratori, difesi rispettivamente dagli avvocati Carmelo Cosentino e Irene Rotella, impugnavano il licenziamento innanzi al Tribunale di Catanzaro, chiedendo ed ottenendo la reintegrazione nel posto di lavoro. La sentenza di I° grado, venne confermata in Appello, con condanna del Consorzio Agrario provinciale alla reintegra dei ricorrenti, nel posto di lavoro e contestuale condanna dell'ente al risarcimento del danno pari ad un'indennità commisurata all'ultima retribuzione globale di fatto maturata dal giorno del licenziamento al giorno dell'effettiva reintegrazione. Orbene, è facilmente intuibile che il Consorzio, in persona del suo Commissario liquidatore, Dott. Bruno Guarnieri, non ha provveduto al reintegro, pur a fronte di sentenza, emessa dal Tribunale di Catanzaro e della Corte d'Appello, nella quale, oltretutto il Consorzio, per il sig. Veraldi è rimasto contumace, che lo obblighi in tal senso. È ovvio che l'omessa ottemperanza all'ordine di reintegrazione da parte del datore di lavoro non passerà nel silenzio sicuramente dei sindacati, (FAI-CISL, FLAI-CGIL) che hanno già dichiarato iniziative anche eclatanti fino alla risoluzione della problematica. Si tratta di un atteggiamento chiaramente ritorsivo, chiaramente antisindacale e chiaramente illegittimo perchè i motivi addotti dal Consorzio, non giustificano il rifiuto alla reintegra dei lavoratori, i quali, hanno subito e, continuano a subireun pregiudizio economico-patrimoniale, personale e familiare, derivante dalla ingiustificata perdita della occupazione lavorativa. Le OO.SS. e i lavoratori hanno dato mandato ai loro legali per la verifica di eventuali responsabilità penali a carico di chi era ed è tenuto all'immediato reintegro dei lavoratori. Daniele Gualtieri Caterina Vaiti FAI CISL FLAI CGIL
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