CONFEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL LAVORO - CALABRIA
LSU-LPU: STRAORDINARIA ADESIONE DEI LAVORATORI ALLO SCIOPERO. ORA TOCCA A REGIONE E GOVERNO DARE RISPOSTE

PRESIDI DAVANTI AI COMUNI, MANIFESTAZIONI PUBBLICHE NELLE SALE CONSILIARI E NELLE PIAZZE

Giovedì 24 Maggio 2012
Cgil Calabria
LSU E LPU SCIOPERANO E RIVENDICANO UN TAVOLO NAZIONALE COL GOVERNO Superiore ad ogni aspettativa l'adesione degli oltre 5.200 lavoratori LSU e LPU Calabresi allo sciopero regionale proclamato unitariamente da NIDIL CGIL, FELSA CISL e UIL TEMP, un segnale forte del Sindacato e dei lavoratori all'immobilismo del Governo ed al silenzio della Regione. I presidi, le manifestazioni pubbliche e soprattutto le interruzioni dei servizi derivanti dallo sciopero ne sono la testimonianza più efficace. Impiegati e dipendenti comunali spostati con ordini di servizio dai compiti abituali per sopperire all'assenza di LSU e LPU. Servizi di assistenza e accompagnamento di bambini e studenti nei servizi di scuola Bus e raccolta dei rifiuti sospesi in molte città, disservizi diffusi negli uffici, rappresentano la dimostrazione di come questi lavoratori siano indispensabili e come di fatto fanno parte ornai da oltre un decennio dell'organico dei comuni. Moltissimi i comuni e le Comunità Montane dove il 100% dei LSU e LPU si è astenuto dal lavoro, i più significativi: Lamezia Terme, Soveria Mannelli, Chiaravalle Centrale, Curinga, Pianopoli, Botricello, S. Pietro a Maida, Gizzeria, Pizzo, S Giovanni in Fiore, Longobucco, Luzzi, Rogliano, San Lorenzo Bellizzi, Malito, Castrolibero, Grimaldi, Frascineto, Villapiana, Castrovillari, Verbicaro, Saracena, Oriolo, Montegiordano, Amendolara, Laino Borgo, Francavilla Marittima, le Comunità Montane del Pollino, Silana, dell'Unione delle Valli, del Savuto. Nei Comuni di tutte le province calabresi, a partire da di Gioia Tauro, Rossano, Acri, Altomonte, Polistena, Rosarno, Scalea, Laureana, Paola, San Marco Argentano, Bisignano, Taurianova, Cerva, Oppido, Scalea, Guardia Piemontese, Mongrassano, Casole Bruzio, San Martino, Cittanova, Oriolo, Cinquefrondi, Fossato Serralta, San Ferdinando, Casole Bruzio, Tortora la percentuale di adesione media allo sciopero è superiore all'80%. In molti comuni, oltre ai presidi, le amministrazioni comunali hanno messo a disposizione le sale consiliari dove si sono tenute assemblee pubbliche con la partecipazione anche dei sindaci che hanno inteso inoltre segnalare alle Prefetture di competenza lo stato di disagio dei lavoratori in sciopero. Una partecipazione, massiccia, compatta, che testimonia la determinazione dei LSU e LPU a rivendicare nei confronti della Regione e del Governo un'attenzione specifica, con l'istituzione di un tavolo nazionale con le parti sociali, per individuare una soluzione e superare lo stato di precarietà, garantire il pagamento dei compensi, e soprattutto ottenere il riconoscimento dei contributi previdenziali per il lavoro svolto da 15 anni, in enti pubblici, comuni, province, comunità montane. Un'azione di mobilitazione che proseguirà e si intensificherà nelle prossime settimane, con lo sciopero regionale dell'8 di Giugno a Catanzaro e ci aspettiamo in quella data una risposta da parte del Presidente Scopelliti, consapevoli che occorre certamente un intervento del Governo Nazionale ma che la Regione non può sicuramente sfuggire alle proprie responsabilità, perchè se non arriveranno, in quella data, risposte positive e concrete si terrà, entro la fine di giugno, uno sciopero a valenza nazionale. Antonio Cimino Segretario Generale NIDIL CGIL CALABRIA Carlo Barletta Segretario generale FELSA CISL CALABRIA Gianvincenzo Petrassi Segretario generale UIL TEMP CALABRIA
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